Questa ernia, conosciuta anche come ernia femorale si manifesta nella regione crurale(in corrispondenza del triangolo di Scarpa: anello muscolare in cui passa il fascio vascolonervoso femorale). Si fa strada attraverso la porta crurale, orifizio che serve al passaggio dei grossi vasi della coscia: arteria e vena femorale.
Colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile, in cui rappresenta circa il 50% di tutte le ernie, a causa della configurazione del bacino che comporta uno slargamento di questa porta. È costituita soprattutto da epiploon, non raggiunge mai grandi dimensioni e abitualmente non è riducibile. La diagnosi clinica è semplice nelle forme conclamate e la posizione della tumefazione che rimane costantemente al di sotto della linea inguinale di Malgaigne (che idealmente congiunge la spina iliaca anteriore superiore al tubercolo pubico) serve a distinguerla dalle ernie inguinali in cui la tumefazione si presenta invece al di sopra. Più problematica è invece la diagnosi differenziale rispetto alle tumefazioni a carico del linfonodo di Cloquet, un grosso linfonodo presente in sede crurale e che può essere interessato da varie patologie, anche gravi.
L’ernia crurale spesso misconosciuta va sempre ricercata durante l’intervento per ernia inguinale. Viene da noi trattata con l’impiego di un plug tridimensionale semiriassorbibile UHS che mette al riparo da recidive e da gravi complicanze intraoperatorie come lesioni vascolari.